sabato 6 novembre 2010

AVVISO IMPORTANTE PER I LETTORI - Traslocoooo!!!

Ho spostato il mio blog sulla piattaforma del sito: Giallozafferano l'indirizzo è questo:

http://morgana.giallozafferano.it/ 

Inziate pure ad iscrivervi come lettori fissi.

Per il momento lascio aperto anche qui, per dar modo a tutti di leggere e decidere se continuare a seguirmi anche in questa nuova avventura.

Un abbraccio grande a tutti e vi aspetto, Ornella.

venerdì 5 novembre 2010

"La staffetta dell'amicizia"


Sono stata invitata a partecipare da Lorenza del blog "Mani... amore e fantasia" a questa bella iniziativa, rispondo quindi alle 8 domande con molto piacere:

 1) Quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?
    Alcune volte l'impiegata altre la maestra.

2) Quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
    Gatto Silvestro - I flinstone - Braccobaldo


3) Quali erano i vostri giochi preferiti?
     Adoravo le bambole con predilizione per il Cicciobello di cui ero la mamma felice.

4) Qual’è stato il vostro più bel compleanno e perchè?

     Il 36° era nata Ilaria da pochi giorni.

5) Quali sono le cose che volevate assolutamente fare e che non avete ancora fatto?
     Fare 13

6) Qual’è stata la vostra prima passione sportiva e non?
     Sportivamente parlando: L'Inter
     Per tutto il resto: Patrick Dempsey!!!

7) Qual’è stato il vostro primo idolo musicale?
     Spandau Ballet da adolescente adesso Bono Vox degli U2.

8) Qual’è stata la cosa più bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù Bambino,
     Santa lucia?
     Da bimba: Il Cicciobello ---
     Da adulta: Mio marito Andrea, mia figlia Ilaria, e tutta la felicità venuta di seguito.

venerdì 15 ottobre 2010


Tutto è cominciato con l'urgenza di preparare i biscotti per il week-end.
Detto fatto, inizio a prelevare gli ingredienti e mi accorgo che il burro non basta ... e adesso ???
L'occhio cade sulla robiola e dal momento che alcune ricette ultimamente contengono un prodotto analogo (Philadelphia) ci metto meno di niente a dirmi: provo!

Il risultato è ottimo, purtroppo non sono granchè a scolpire tortelli, ho preso la mano verso la fine, ma la cosa fondamentale è il gusto, quindi vi invito a lanciarvi nella mia stessa impresa.

Ingredienti:

500 gr. farina 00
110 gr. burro
100 gr. robiola
210 gr. zucchero
1 uovo intero + 2 tuorli
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito
1/2 cucchiaino di vaniglia bourbon in polvere

Farcia:

Marmellata di sambuco + fichi + pesche

Preparare la frolla come d'abitudine e  farla riposare almeno un'ora (io l'ho fatta il giorno prima).
Stendere la pasta e ricavare dei rettangoli o cerchi da utilizzare come base per i tortelli, depositarci 1 cucchiaino circa di marmellata e coprire con altro dischetto o rettangolo.
Sigillare con il coppapasta della misura giusta o con i rebbi di una forchetta.
Infornare a 175° per circa 15 minuti.
Una volta raffreddati spolverare con zucchero a velo.

giovedì 14 ottobre 2010

Card Halloween


                                                   Card B)
                                                   Interno Card B)

Materiale occorrente:
1 Cartoncino Arancione
1 Cartoncino Nero
Colla Stick o biadesivo
Forbici grandi e piccole tipo decoupage o Taglierina
Immagini Clip Art reperibili sul web

Procedimento:

CARD A)

Ritagliare 1 cartoncino Arancione di cm. 20x20 e piegarlo in due
Tagliare 1 cartoncino Nero di cm. 8x8
Tagliare 1 altro cartoncino Arancione 6x6

Attaccare con colla stick o biadesivo il cartoncino 6x6 arancione sul cartoncino Nero 8x8 - di seguito attaccare entrambi sul cartoncino arancione piegato 20x20 (che diventa 10x10).
Ritagliare le clip art scelte dal pc.
Incollate le immagini secondo il vs gusto sul cartoncino arancione più piccolo.
L'interno può essere decorato con altre clip art o con scritte fatte da voi con pennarelli o trasferelli.
Card B)

Ritagliare 1 Cartoncino Arancione 20x20 e piegarlo in due come in precedenza
o della misura che preferite voi.
Tagliare le clip art e decorate il biglietto sia sul davanti che sul retro.
Come per il biglietto precedente potete scrivere con pennarelli o trasferelli.

Potete utilizzarli anche come invito per una festa a tema o realizzarli più piccoli.
Li ho realizzati per la sezione Halloween di "Giallozafferano"

martedì 28 settembre 2010

Quando i desideri vengono messi su carta - Album scrapbooking di Nicoletta Porcu - Comunione di Ilaria

Era un giorno di febbraio, stavo cercando idee per le scatoline portaconfetti e saltando di blog in blog sono arrivata fino a quello di Nicoletta.
I suoi lavori mi sono piaciuti subito, quando l'ho contattata a fine maggio mi ha fatto un'ottima impressione.
Si è informata su tutto, il colore preferito di Ilaria, la musica, cosa legge, abbiamo anche chiacchierato tanto da giugno in poi.
Purtroppo fra le vacanze e qualche imprevisto da parte sua di tempo ne è passato, ma sono stata la prima a puntualizzare che non c'era alcuna fretta.
I desideri miei e di Ilaria sono stati realizzati così bene che non trovo le parole adatte per dirlo a voi.
Guardate con quanto amore ed impegno ha fatto questo album, che rimarrà come uno dei ricordi più preziosi.
La ringrazio nuovamente e spero che possa venire apprezzata in pieno come si merita, poche persone hanno la sua sensibilità nel realizzare un lavoro di questa portata.
Vi metto il link del suo blog personale, che vi consiglio di guardare:
http://i-love-scrapbooking.blogspot.com/



venerdì 27 agosto 2010

Una simpatica iniziativa di Blunottelive

Partecipate anche voi a questa simpatica iniziativa.
Basta iscriversi e prendere il banner e sperare che la fortuna sorrida.

Complimenti a Blunotte per i 300 iscritti ed alla mamma per il bel lavoro effettuato: la borsina è strepitosa ed il grembiule molto carino.

http://blunottelive.blogspot.com/2010/08/give-awayper-ringraziervi-dellaffetto.html

martedì 24 agosto 2010

E finalmente è arrivata la cialdiera: "Noci di frolla farcite con marmellata"


Finalmente dopo aver tanto sospirato (TRE ANNI!!!) l'occasione si è presentata e da ieri è nelle mie mani ansiose di provarla in ogni versione.

La ricetta per realizzare le noci l'ho presa qui: polpettaperfetta.blogspot.com/2008/09/noci-salate-farcite-con-crema-di.html

Ingredienti per 80 mezzi gusci (40 noci)


225 gr farina

125 gr burro freddo di frigo tagliato a tocchetti

50 gr zucchero per la versione dolce

un pizzico di sale

1 uovo medio

1/2 cucchiaino di lievito per torte
scorza grattugiata di limone o essenza di vaniglia


Procedimento:

Preparate la frolla a mano o con il robot, mettete in frigorifero per mezz'ora circa.

Ora il lavoro noioso:

per fare le noci perfette occorre realizzare delle palline di 5 gr. non di più, o usciranno dalla formina e dovrete limare i contorni con un coltello appuntito.

Sistemare le palline su di un vassoio e predisporne un altro dove sistemare quelle cotte.

La prima volta che le fate con la piastra nuova: pulite la piastra con un panno umido ed asciugate bene.

Accendete la piastra e vedrete la lucetta rossa, attendete pazientemente che si spenga, vedrete fumo e sentirete puzza di nuovo: tranquille è la prassi non è tossico e succede soprattutto la prima volta!

Quando la lucetta si spegne:
depositate 1 pallina di frolla da 5 gr. in ogni scanalatura a forma di noce;ssate il coperchio e fate cuocere 2 minuti, aprite controllate e levate i gusci, aiutandovi SOLO con utensili antiaderenti per non graffiare (pinza, spatola o altro che vi soddisfi) o in silicone.

Fate attenzione il composto è ancora morbido e potrebbe sbriciolarsi, una volta raffreddato è il classico biscotto.

Farcite con: marmellata - crema - nutella - crema al cioccolato - ricotta e zucchero - frutta - panna montata e qualsiasi altra cosa vi possa ingolosire.

Buon appetito ci sentiamo presto per la versione salata.

domenica 22 agosto 2010

La mia Parmigiana di Melanzane grigliate

Dopo il video di GialloZafferano la voglia di mangiarla è salita alla grande, la mia variante consiste nel grigliare le melanzane che fritte proprio non le digeriamo.
Il trucco di far uscire tutta l'acqua ed asciugarle pazientemente per tre volte una per una ha ripagato, finalmente niente retrogusto amarognolo e sono davvero gustose, tant'è che non ho rimpianto per nulla la versione fritta.



Ingredienti:

2 melanzane grosse viola chiaro
1 mozzarella fiordilatte
300 gr. di provola affumicata
1 litro di passata (è tanta ma almeno rimane il sugo per il gg dopo)
1 cipolla
olio evo q.b.
sale q.b.
1 manciata di basilico
parmigiano grattuggiato al momento

Lavare ed affettare le melanzane, salarle una per una da un solo lato e porle in uno scolapasta mezz'oretta.

Preparare il sugo di pomodoro: in un tegame di coccio, mettere due-tre cucchiai di olio evo e la cipolla affettata sottilmente, lasciare rosolare bene ed aggiungere la passata.
Far cuocere e restringere un po', salare, pepare secondo gusto ed aggiungere in ultimo il basilico, mescolare e continuare qualche minuto, poi spegnere il fuoco e lasciar riposare.

Disporre un vassoio e ricoprilo di scottex, adagiarvi le fette di melanzane ed asciugarle con altro scottex da ambo i lati e rimetterle su altro vassoio o piatto sempre con scottex.
Dopo ogni strato asciugato due volte (anche tre se necessario) mettere uno di scottex e continuare con le melanzane.

Predisporre la griglia (sul fuoco o elettrica) prima di grigliare controllare se le fette sono asciutte se no ripassarle velocemente con lo scottex.

Contemporaneamente preparare il tegame in pirex con la carta forno ed iniziate a versare la passata e poi preparare gli strati in questo modo:

Sugo di pomodoro + strato melanzane grigliate + spolverata di parmigiano + qualche foglia di basilico + provola a tocchetti e tocchetti di fiordilatte.

Ultimare con le fette di melanzane con sugo di pomodoro, un bello strato di parmigiano, 4-5 foglie di basilico, pezzettini di burro per formare la crosticina.

Infornare a 200° per venti minuti ed altri 7-8 con la funzione grill  o cmq quando la crosticina si è formata.

Servire tiepida.


mercoledì 18 agosto 2010

Cake salato con patate arrostite e pancetta





Rieccomi dopo la pausa vacanze di cui vi parlerò in un altro post, bando alle ciance ed eccovi la ricetta.

Ingredienti:

300 gr. farina 00
100 ml. olio EVO
100 ml. latte
  50 gr. circa di emmental a cubetti o grattuggiato
    3 uova intere
    2 cucchiai di parmigiano o grana
    1 confezione di yogurt greco
    1 bustina di lievito per torte salate
 1/2 cucchiaino di sale
    1 confezione di pancetta a cubetti o una fetta di pancetta tesa a tocchettini
4-5 patate tagliate a fette sottili
    1 mozzarella
    1 pezzetto di pecorino da grattuggiare

Procedimento:

Pelare le patate, tagliarle a fette sottili ed appoggiarle sulla placca unta o coperta con carta forno bagnata e strizzata, quindi spolverizzarle con un mix di erbe in polvere ed infornare a 200° per circa 15-20 minuti finchè dorate.
Rompere le uova, salarle e metterle in una capiente ciotola, sbatterle con le fruste elettriche.
In un'altra ciotola unire la farina con il lievito e setacciarli due volte.
Aggiungere alle uova, l'olio, il latte e lo yogurt greco, mescolare nuovamente con le fruste, quindi aggiungere la farina + lievito setacciati ed amalgamare bene il composto.
Aggiungere i formaggi salvo la mozzarella, mescolare ed amalgamare con un cucchiaio di legno o spatola in silicone, in ultimo le patate arrostite raffreddate, la pancetta a cubetti e la mozzarella a dadini.
Controllare se serve sale o pepe.
Amalgamare bene, versare il composto in una teglia tonda da 24 cm di diametro o uno stampo per plumcake, unti e spolverati di pangrattato o coperti di cartaforno bagnata e strizzata, nel caso di silicone non occorre nulla.
Cuocere in forno per circa 40 minuti a 180° circa.

giovedì 15 luglio 2010

Ciao Ciao parto per le vacanze !!!



Evviva domani mattina si parte, oggi gran trambusto per preparare valigie e quant'altro ma è troppo bello partire soprattutto per le vacanze.
Vi abbraccio tutti quanti ed invio un bacione, riposatevi, divertitivi e rilassatevi anche voi.
Quando rientro appena possibile vi documenterò avrò visto, per ora non dico nulla vi lascio la sorpresa.

CIAO A TUTTI E

domenica 20 giugno 2010

Cosce di coniglio con peperoni rossi


Ingredienti per tre persone:

4 cosce di coniglio divise a metà (otto pezzi in totale)
2 grossi peperoni rossi
3 cucchiai di olio evo
1 cipolla rossa simile allo scalogno
1 scalogno
10 pomodorini freschi
5 patate
1 manciata di capperi
sale pepe q.b.
1 spolverata di aromi misti per umidi
mezza tazzina di brandy

Ho messo le cosce di coniglio in una pirofila in pyrex con brandy diluito in acqua per due giorni in freezer.

Una volta sgelato per tempo (la notte per la mattina) separo la carne dal liquido e lascio scolare qualche minuto.

Metto le cosce a rosolare in un tegame antiaderente con 3 cucchiai di olio evo e copro con foglio di alluminio; aggiungo il brandy e continuo a rosolare qualche minuto, salare e pepare q.b.

Quando sono perfettamente rosolate le tolgo e ripongo al caldo coperte con un piatto.

Inserisco nel tegame di cottura:  cipolla e scalogno a rondelle, mescolo qualche minuto ed unisco anche i peperoni tagliati a piccole falde senza semi.

Continuo la cottura dei peperoni ed unisco i pomodorini tagliati a metà e le patate a tocchetti, ogni tanto aggiungo un po' di acqua o brodo se rischia di attaccare o asciugarsi troppo.

Verso metà cottura, rimetto sul fuoco anche le cosce di coniglio ed aggiungo 1 manciata di capperi che passo velocemente sotto l'acqua per dissalarli.

Aggiungere ogni tanto un po' di acqua o brodo.

A cottura ultimata, se serve spolvero un po' di farina attraverso un colino per addensare.

venerdì 18 giugno 2010

Biscotti: fiorellini - stelline ed orsetti

Questa ricetta partecipa alla raccolta benefica di Pan di Panna:






Ingredienti:


250 gr. di farina 00
200 gr. di burro di ottima qualità
100 gr. di zucchero a velo ben setacciato
2 tuorli
1 pizzico di sale

Per Decorare:

Marmellata di pesche
Nocciolata della Rigoni
Stelline di zucchero
Smarties
Zucchero colorato: giallo, azzurro, rosso.


La ricetta è della bravissima Pinella, il procedimento per impastare con la MDP è tutta una mia invenzione.

Versare nella teglia della MDP: burro + zucchero a velo + uova + pizzico di sale + farina (io ho inserito anche una fialetta di aroma vaniglia).

Avviare il programma solo impasto della durata di 15 minuti circa, in genere basta poco più della metà del tempo.

Estrarre la frolla dalla mdp, formare una palla e metterla avvolta nella pellicola trasparente per almeno un'ora.

Dal momento che è estate la frolla fatica a mantenere la sua compattezza, quindi Ilaria ha fatto un po' di biscotti per volta con i vari stampini.

Una volta pronti e decorati via in forno per circa 12-15 minuti a 180° .

Farli raffreddare.

Poi decidere come farcirli, la mia bimba ha scelto una parte con la Nocciolata ed una parte con la marmellata, altri li ha lasciati semplici.

Metterli su un vassoio e servire.


martedì 15 giugno 2010

Spaghetti con pomodorini, misto funghi e pancetta


Un piatto dal gusto deciso, veloce e molto semplice da realizzare.




Ingredienti per 3 persone:

300 gr. di spaghetti

10-12 pomodorini tipo pachino

300 gr. di funghi misti

1 scalogno

1 confezione di pancetta dolce

2 cucchiai di olio EVO

sale pepe q.b.

Lessare la pasta, intanto soffriggere lo scalogno a fettine nei due cucchiai di olio EVO, aggiungere i pomodorini tagliati a metà con la buccia verso l'alto più la pancetta, rosolare un paio di minuti, infine aggiungere il misto funghi, mescolando bene.

Continuare a mescolare per evitare di far attaccare il sughetto, premere leggermente sui pomodorini e continuare la cottura, se necessario aggiungere un po' di acqua della pasta, regolare di sale e pepe.

Scolare la pasta e versarla nel tegame di cottura del sugo, quindi saltare brevemente ed impiattare, per servire caldo.





mercoledì 9 giugno 2010

Le mie prime "Card Tilda" con la tecnica Stamping



Sono delle prove tecniche, qualcuno è già terminato ... a chi andranno? Questa è una piccola sorpresa nei prossimi giorni farò un altro post, magari riesco a fare qualche altra Tilda o Riccetto, intanto ve li lascio guardare.
Qualche errore c'è, non sono proprio drittissimi devo ancora prenderci la mano, anche i colori vanno più sfumati ... provare provare provare ...
Mi mancano altri colori "distress ink" le carte apposite ed i cartoncini, nonchè fiocchetti bottoni nastrini etc.
Ciao a presto con i prossimi lavori.


mercoledì 5 maggio 2010

"Filetti di sogliole con pomodorini nel cartoccio"


3 filetti di sogliole
1 grappolo di pomodorini
sale q.b.
olio extra vergine
3 fette grandi di limone tagliate a metà
2 spicchi d'aglio
prezzemolo q.b.

Foderare una placca da forno con carta alluminio sia in orizzontale che verticale (io ne ho messi due foglio per ogni senso, così il pacchetto è bello chiuso e compatto).
Adagiare i filetti di sogliola con il lato della pelle a contatto con la pellicola e posizionare sotto ad ognuno 2 pezzi di limone.
Salare i filetti e ricoprirli di pomodorini tagliati a metà, intervallare con fette di aglio.
Versare a filo Olio extra vergine q.b. e del prezzemolo tritato (che non avevo purtroppo).
Chiudere bene con la pellicola di alluminio ed infornare a 180° per circa 12-15 minuti (a seconda del vostro forno).
Aprire il cartoccio e servire nei piatti, da consumare in compagnia di un buon vino bianco.

giovedì 29 aprile 2010

Leggiamo insieme un bel racconto.

"MONDO CANE"    racconto di Romano Augusto Fiocchi


Disegno di Giuditta Fiocchi



Il caso era disperato. Fu chiamato addirittura il dottor Djembé. Una leggenda ospedaliera narrava che il dottor Djembé era stato tra quelli che avevano visitato Salvador Dalì quando fu sorpreso a strisciare giù a terra credendosi un lombrico. In quella circostanza il dottor Djembé propose una terapia storica che stupì tutti: – Portiamolo a pescare.

Il dottor Djembé arrivò di sera. Dopo aver pagato il tassista senza lasciargli un centesimo di mancia, entrò nel parco del Policlinico. Lo attraversò tutto. Camminò con passo autunnale sul tappeto di foglie morte dei viali. Passò le cliniche di Medicina Interna, di Ostetricia, di Cardiologia. Una nebbia silenziosa filtrava nelle narici. Aveva l’odore inquietante del muschio. La Psichiatria non era lontana. Con il suo passo fantasioso sembrava più un paziente che ne fosse uscito invece di un medico che vi dovesse entrare. La caposala lo fermò sulla porta con un’occhiataccia da gatta partoriente.

– Sono il dottor Djembé, – disse lui con il suo imperdibile accento portoghese.

Lo sguardo della caposala si ammansì:

– La faccio subito accomodare, dottore.

Il dottor Djembé fu scortato sino allo studio del professor Vitali. La caposala gli aprì la porta. Dentro non c’era nessuno. Dalla finestra filtrava l’odore del muschio. Andava a confondersi con l’odore di disinfettante. Il dottor Djembé fece scorrere lo sguardo sulla scaffalatura di libri che rivestiva tutta una parete. Si voltò e vide un individuo alto e magro, le spalle curve, i baffi folti e i capelli lunghi e brizzolati da vecchio dongiovanni. Era un altro dottor Djembé che lo guardava da uno specchio a figura intera. Si ricordò che il professor Vitali lo utilizzava per scendere nella cantina dell’anima: – Studiare la propria immagine, – gli aveva detto una volta, – aumenta la consapevolezza dell’identità personale del medico ed estremizza il distacco dal paziente.

All’improvviso entrò il professor Vitali, gli strinse la mano, lo ringraziò di essere venuto. Il professor Vitali era un uomo tozzo, sanguigno, i tratti grezzi di un contadino, le labbra carnose. Si sedettero uno di fronte all’altro, lui di là della scrivania. Il professor Vitali sfogliò una cartella clinica e gliela porse:

– Qui c’è tutto quello che sappiamo sul Paziente X, – disse. Allargò le braccia sconsolate. Si alzò, camminò sino alla finestra, si voltò: – Come ti ho scritto nella mia e-mail, vorrei che tu lo vedessi al più presto, sarebbe meglio subito, ora, ma senza insospettirlo.

– Mi fingerò un nuovo paziente, – disse il dottor Djembé con il suo imperdibile accento portoghese.
Il professor Vitali approvò con un sorriso. Chiamò la caposala e fece portare un paio di pantaloni di tela bianca e una giacca da camera. Fu così che il dottor Djembé fece il pazzo. Trovarsi dopo tanti anni dall’altra parte della barricata gli diede l’ineludibile sensazione di una vittoria.


Quando entrò in reparto, il Paziente X se ne stava seduto su una panca, lungo la parte del salone. Era un ometto buffo, il cranio pelato con uno strano e superstite ciuffo ribelle sopra la fronte. Appoggiava la nuca al muro, lo sguardo che attraversava il soffitto e cercava l’infinito.

– Io mi chiamo Leone. E tu?– disse il dottor Djembé.

– Sei un leone?

– Oh no, Leone di nome. Sai, come quel famoso scrittore russo.

– Cos’è uno scrittore?

– Be’, è uno che racconta delle storie e le fa circolare attraverso dei libri. Ne hai mai letti?

– Letti cosa?

– I libri.

– Non so cosa siano.

– Sai però chi sei. Voglio dire, sai come ti chiami.

– Il mio nome è Medoro.

– E il cognome?

– Noi cani non abbiamo cognome, soltanto il nome che ci dà il nostro padrone.

Il dottor Djembé tacque. Doveva fare in modo che Il Paziente X aprisse il suo mondo. Ma non ce ne fu bisogno.

– Prima non era così, – disse Il Paziente X.

– Prima quando?

Il Paziente X si voltò con aria sbalordita verso il dottor Djembé:

– Oh bella! – disse, – prima che prendesse piede la civiltà degli uomini.

Fu così che il Paziente X incominciò a raccontare al dottor Djembé la più strabiliante storia che avesse mai sentito. Lui restò in silenzio ad ascoltare.

– Ci fu un tempo in cui noi cani ci comportavamo da uomini e gli uomini da cani. Abbaiavamo guaivamo mugolavamo ringhiavamo e ci capivamo tutti alla perfezione: era il nostro linguaggio. Gli uomini parlavano invece una lingua individuale, ognuno la propria, e non avrebbero potuto comunicare se non per mezzo di interpreti poliglotti. Peccato che nessuno sapesse cosa fossero. La nostra civiltà era millenaria ed evoluta. La popolazione canina aveva costruito città intere: complessi di cucce e di cunicoli, orinatoi comuni e privati, annusatoi dove poter annusare la roba degli altri, disinfestatoi per cani igienisti che detestavano le pulci, infestatoi per cani masochisti che amavano grattarsi, ma anche opere di utilità sociale: istituti di ricovero per cani disadattati, dormitori per randagi, bordelli per cagnette in calore, ospizi per cani anziani. Per non dire delle vie di comunicazione, ossia delle piste e dei sentieri che collegavano le città e portavano attraverso tutte le terre allora conosciute. L’ordine pubblico era mantenuto da un cane podestà attorniato da una muta di cani poliziotto. Ma molte famiglie canine, per antica abitudine, adottavano un cucciolo di essere umano. Crescendo sarebbe servito come uomo da guardia per sorvegliare le cucce. L’uomo da guardia era un animale territoriale e andava tenuto alla catena perché avrebbe potuto azzannare chiunque si avvicinasse. Ma c’erano anche esseri umani da compagnia ed esseri umani da utilità, come uomini per cani ciechi, uomini da salvataggio per soccorrere cani che affogavano, uomini da caccia per procurare la selvaggina nelle campagne, uomini pastori per curare greggi di pecore e capre. Nonostante l’essere umano fosse considerato il miglior amico del cane, si erano verificati casi in cui alcuni cani erano stati aggrediti e morsi. Questo aveva reso obbligatorio l’uso di una gabbietta di cuoio che veniva montata sul viso dell’uomo. La chiamavamo viseruola. Altri accessori indispensabili per chi allevava un essere umano, fosse da compagnia o da utilità, erano i vestiti. Ve ne erano di varie fogge. L’importante era non dimenticarsi mai di coprire il proprio essere umano, specie quando c’era cattivo tempo. Gli esseri umani, al contrario del cani, non avevano peli, salvo sopra la testa e in altre circoscritte zone del corpo. Soffrivano il freddo in modo lancinante ed erano di salute piuttosto cagionevole, per quanto alcune razze, come quella nera, fossero le più resistenti agli sforzi fisici e ai disagi. Era un mondo tutto sommato meraviglioso dove noi cani eravamo padroni di ogni cosa e ogni essere vivente era al nostro servizio. Ma era con l’uomo che avevamo un rapporto speciale. Ad un tratto tutto questo cambiò, il mondo si capovolse e noi cani ci trovammo a fare i cani. Neppure i vecchi randagi conoscono il motivo di quello stravolgimento. C’è chi suppone un’improvvisa evoluzione cerebrale dell’uomo con conseguente presa di coscienza. C’è chi sostiene invece l’imbarbarimento della società canina, ormai giunta al culmine del suo sviluppo e destinata a scivolare giù in un inevitabile declino. Chi entrambe le cose insieme. Ci trovammo così alla mercé degli uomini. Ma su questo pianeta non c’è nulla che duri all’infinito. La civiltà degli uomini avrà il suo periodo di splendore che sfiorirà nel tempo del suo tramonto. E poi, chi lo sa, arriverà la civiltà degli insetti, oppure quella degli uccelli, oppure nulla, il vuoto dell’eternità che si mangerà le civiltà della Terra.

Il Paziente X andò avanti per un pezzo con profezie ed evocazioni nostalgiche. Venne mezzanotte ed erano ancora lì, il Paziente X che parlava e il dottor Djembé che ascoltava. Poi si fecero la una, le due, le tre. Il Paziente X non finiva più di raccontare al dottor Djembé il mondo che aveva dentro. E il dottor Djembé non finiva più di ascoltare con gli occhi sbarrati del medico che dimentica la sua professione.

La notte demolitrice li sorprese così. Il Paziente X si sdraiò sulla panca e si addormentò. Il dottor Djembé uscì dal reparto. In giro non c’era nessuno. Passò la porta della clinica in pantaloni di tela bianca e giacca da camera. La nebbia silenziosa filtrava nei polmoni.

Quando fu nel viale il dottor Djembé si fermò, appuntì le labbra e soffiò. Ne uscì un suono cupo e prolungato. Guardò allora su, verso la luna alta nel cielo. Sorrise e incominciò ad abbaiare.

martedì 27 aprile 2010

Partecipazioni e scatoline portaconfetti per la 1a Comunione di Ilaria


Dopo tanto lavoro, finalmente a cerimonia svolta, posso mostrarvi quanto ho preparato.

Sia le partecipazioni, che le scatoline portaconfetti, sono realizzate con una tecnica che si chiama: scrapbooking.

Non richiedono particolari abilità a parte avere un po' di fantasia nel comporre i vari particolari.

I colori scelti sono stati: lilla e bianco.


Alcuni esempi di Partecipazione
Esempio nel dettaglio
Altro modello partecipazione
Interno partecipazioni scritte in Lilla su sfondo bianco

Scatoline per confetti sia per accompagnare le Bomboniere nella scatola grande, sia come dono ad amici e colleghi di lavoro.



Scatoline portaconfetti per compagni di scuola di Ilaria e maestre (x loro ho messo anche un fiorellino lilla)

Bomboniere Thun: coppia gattini per Ilaria e sua amica e Bimba fiore per tutti gli altri
Interno scatola grande per bomboniera - interno

Scatola grande per bomboniera - esterno


"Una giornata speciale: La prima Comunione di Ilaria"

Ed ecco il motivo della mia assenza dal blog, ero impegnata in questo magico evento della vita di mia figlia.

Ho cercato di renderla partecipe di ogni scelta, dal colore dei nastri tulli e fiorellini alle decorazioni delle scatole portaconfetti, alla mitica scelta dell'abito, per non parlare delle tre sedute dal parrucchiere per avere dei boccoli perfetti ... finiti in un comodo taglio medio lungo piastrato con mollettina a tema.

Domenica 25 aprile 2010 è stata una giornata intensa, ci siamo svegliate presto complice un po' di agitazione, siamo corse in sala per la colazione.

Ultime modifiche a quei benedetti fiorellini delle scatole grandi per la bomboniera e di corsa a vestirsi.

Come da prassi siamo arrivati dopo gli invitati (colpa nostra se escono quasi all'alba???) abbiamo preso posto nella nostra panca e subito si è fatto il cerchio intorno, persino le catechiste si sono complimentate ed io con sguardo ebete mi sono limitata a dire un "grazie" ed in breve è partita la cerimonia, con tutti i bimbi in processione a partire dall'esterno per poi sedersi tutti quanti sull'altare.

Complice la possibilità di scattare qualche foto tra una testa e l'altra di quelli seduti davanti a me, ho evitato di commuovermi troppo grazie a questa fortuita distrazione.

Abbiamo avuto anche un momento di panico post cerimonia, non si trovava più la collanina con il crocifisso dono delle catechiste e destinato ad Ilaria che si è sciolta in lacrime.

Per fortuna qualcuna l'ha trovata ai piedi del tavolo delle offerte sito a metà Chiesa e così il sorriso è tornato ed abbiamo potuto scattare le ultime foto.

Un ultimo saluto a chi è passato in Chiesa a trovarci e via in pasticceria per ritirare la mitica torta, poi al ristorante.

Parcheggiate le auto e consegnata la torta con l'obbligo di metterla subito in frigo e consegnarla solo dietro mia richiesta, ci siamo diretti verso il parco del ristorante, il sole splendente, il verde del prato e le magnifiche piante, ci hanno fatto scattare la molla della "danza delle foto" e dato che era ancora presto le abbiamo fatte proprio tutteeeeee!!!

Finalmente anche il panciotto ha iniziato a reclamare ed abbiamo dato il via al pranzo così composto:

ANTIPASTI:

- salmone marinato con salsina misteriosa con arancia

- gamberetti con insalatina ed altre cosine

- affettati e sottoli

- insalata russa

- cotechino

Vino bianco


PRIMI PIATTI + vino croatina

- crespelle alla valdostana

- pennette con pomodorini carciofi seppioline

- tortelloni ricotta e rucola per chi non prendeva le pennette


SECONDI PIATTI contorno di insalata mista e patate fritte

- fritto misto

- arrosto di vitello

- capretto arrosto
DOLCE

- la torta portata da noi:

base di pandispagna + crema chantilly + strato di cioccolatofondente + lamponi lamponi freschi + guscio di meringata leggero come una nuvola copertura di cioccolato bianco in scaglie e codette e tutto guarnito da lamponi e la scritta augurale.

- Caffè + ammazzacaffè

Terminati i primi piatti, Ilaria ha cambiato l'abito indossando un paio di comodi jeans e via a correre con le sue compagne di giochi felice di questa magnifica opportunità.

Noi abbiamo terminato di assaltare le varie portate intervallando con giri propiziatori nel giardino e chiacchiere variamente assortite.

Consegna dei doni e bomboniere + taglio torta e relative fotografie.

Poi ognuno è rientrato a casa, salvo noi che ci siamo fermati a casa dell'amichetta di Ilaria, a cui abbiamo donato la parte rimanente della torta e finalmente rilassati e soddisfatti ci siamo attardati in altre chiacchiere.

Oggi mi resta un gran caos da sistemare (sai che novità!!!) un groviglio misto di pensieri e tanti dolci ricordi, ho già prenotato un bellissimo album di ricordi in versione scrapbooking, anche questo sarà nei colori tema della comunione: lilla e bianco, ci vorrà un po' per averlo, ma ormai non c'è fretta, è stata una bellissima giornata, radiosa e piena di sole e calde risate... le risate di gioia di una bimba felice.